mercoledì 26 marzo 2008

Alitalia: La trattativa doveva essere rimandata…

In questo momento la scena politica è incentrata sulla vicenda Alitalia. Sembra che lo scoglio sia diventato insuperabile, per la poca chiarezza con la quale si è arrivati alla decisione di svendere la società. A mio parere è ridicolo che Prodi e i suoi ministri pur avendo avviato la trattativa quando il governo sembrava ancora avesse la possibilità di andare avanti, almeno per un altro po’, abbia intenzione di svendere l’ Alitalia dopo che é decaduto. Dimenticando di dire che Alitalia possiede azioni Air France per 140.177 milioni di euro. Air France compra Alitalia con 139 milioni di euro, peraltro non con contanti ma con uno scambio azionario. Quindi Air France sta solo facendo una vantaggiosissima operazione di "buy-back" senza cacciare un euro? Air France riacquista azioni proprie senza mettere pecunia ed in più acquisisce anche il pacco clienti di Alitalia con relativo semimonopolio. Considerando una provvigione media del 3 % solitamente applicata dai mediatori d'affari, ci si domanda chi incasserà, ad affare concluso, 4 milioni 200.000 euro?
Chiederlo é superfluo, ma in ogni caso interessante ed istruttivo per il "Popolo Italiano"!
Questa é l’ultima cazzata prima di sparire nel nulla (fortunatamente). Io credo che la correttezza e soprattutto l’onestà avrebbero dovuto suggerire, se non di annullare la trattativa, almeno di posporla a dopo le elezioni. Sarebbe stata una mossa dovuta, che, quantomeno, perché la vicenda Alitalia non sarebbe dovuta coincidere con la vigilia elettorale. D'altro canto, la possibilità di far fallire Alitalia potrebbe essere una via dolorosa ma necessaria, per mettere chiarezza su quel grande carrozzone che è la compagnia.

La Swissair è fallita, la Svizzera è forse rimasta senza una compagnia di bandiera? Certo che no. Infatti, messi a posto i conti (ma anche l'operatività, i servizi, tagliando quello che c'era da tagliare ecc.) la Svizzera ha creato una nuova compagnia, che ha ripreso a volare, meglio di prima e con i conti in ordine. Il problema è che i nostri "vicini" hanno avuto il coraggio di fare quello che era necessario fare. I nostri politici, pressati da sindacati onnipotenti (e chiusi ad ogni richiesta di una pur minima riduzione di personale, costi ecc.) non hanno mai potuto farlo. Almeno, sino ad ora. Perché è chiara la strategia dell'Air France, su ridimensionamenti di operatività, sugli esuberi, sul taglio di quanto non è redditizio per la compagnia. Sarà pur doloroso costatare che la produttività, l'efficiènza, la corretta gestione dei servizi viene sopra ogni scelta logica, anche dolorosa, sulla riduzione del personale, dei mezzi, delle tratte aeree e così via. Comunque vada, chiunque compri Alitalia, ci saranno tagli, dolorosi sinché si vuole, ma doverosi. Personalmente penso che prima di vendere ai francesi avrebbero dovuto ricercare altre soluzioni.

Mi sarebbe piaciuto sapere che Alitalia era e sarebbe rimasta la compagnia di bandiera, ma siamo in un'Europa unita, che dovrebbe camminare con passo fermo verso la totale eliminazione delle barriere economiche.

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