sabato 15 dicembre 2007

Shardana




Chi erano i Shardana (SARD-ENA/INA/ANA sono suffissi qualificativi dell’antico asiano e indicano qui: gente di SARD, SARDON/SARDÒ sono senza suffisso etnico. SARDINIA secondo l’Autran deriva “ da un etrucheggiante [asiano] sottostente”: SARTNA, ZARTNA [=SART-nna], come ha visto bene lo Schulze. La parola SHRND appare per la prima volta in caratteri fenici in una stele rinvenuta presso l’antica città di Nora; è una prova importante, ma non l’unica, che attesta l’origine del nome Sardegna e dei suoi abitanti. Il nome Shardana deriverebbe quindi da Shardin, Sher-Dan (Principi di Dan) così chiamati perchè probabilmente erano mercenari che si unirono alla tribù di Dan durante l’esodo degli Ebrei dall’Egitto verso la Palestina. Le varianti SARD-INIA, SARD-ONIOI/UNIOI, SARDINIOS gelos, testimoniano in questo senso) che gli egizi ebbero contro più volte in battaglie svoltesi in Siria, in Palestina, in Africa e sul mare, ma anche al loro fianco, incorporati nel proprio esercito.
Gli Shardana come abbiamo visto entrarono in Egitto in veste di mercenari già sotto il regno di Amenofi III. Soldati di professione, gli Shardana combattono sia con gli Egizi (contro Libici) e sia contro (battaglia con gli Ittiti). Sotto il regno di Ramses III alcuni di loro divennero addirittura guardie scelte del faraone. Gli egiziani quando li citano li chiamano " Shardana n p iam " vale a dire: " I Shardana del mare " ; e ancora , che essi vengono " dalle isole che sono in mezzo al gran mare " . Isole che secondo i testi egizi, sono site all' estremo nord del mondo. Tutte le localizzazioni topografiche non lasciano dubbi sulla patria di origine dei Shardana, che era la Lidia, ormai accettata dalla maggioranza degli studiosi, é da quella regione che essi mossero, a più riprese nel corso di vari secoli, in diverse direzioni, che infestano i mari vicini, trafficando o pirateggiando, sostenendo battaglie navali e terrestri. Essi sono i padroni incontrastati di tutto il Mediterraneo orientale.
Secondo gli storici, dopo essere stati respinti, insieme alla coalizione dei Popoli del Mare, nel 1229, da Mernephtah alle foci del Nilo si riversarono in Palestina e Fenicia mettendo tutto a ferro e fuoco. La documentazione più consistente e attendibile che parla del glorioso passato degli antichi Sardi è soprattutto egiziana: le iscrizioni ed i bassorilievi dei templi di Abu Simbel, Karnak e Medinet Habu ed il papiro Harris. Gli antichi Egizi riportano inoltre un'accurata descrizione di questi uomini. Li dipingono completamente rasati, muniti di un elmo rotondo con due corna di toro e una protuberanza centrale a forma di dischetto. Di loro scrivono che usano lunghe spade, lunghe lance, pugnali e, soprattutto, lo scudo tondi; sono vestiti con un gonnellino corto, una casacca ricoperta di borchie di metallo e un elmo tondo provvisto di corna e portano baffi e basette ricciuti. Il particolare dello scudo tondo è molto rilevante in quanto, a quell' epoca, nessuno lo utilizzava. Un’immagine che coincide in maniera strabiliante con i bronzetti nuragici raffiguranti guerrieri con i Shardana ritrovati in Sardegna e risalenti addirittura all’età del bronzo che non consente dubbi sull'identificazione. E' palese quindi che nel periodo nuragico, accanto al popolo dedito alla pastorizia ed all’agricoltura ve ne era un altro di grandi navigatori e temibili guerrieri che tra il II ed il I millennio a.C. dalla Sardegna si inserisce prepotentemente sulla scena del mediterraneo. Da questa documentazione si ha inoltre notizia che i Shardana si erano installati nella Fenicia fin dal tempo di Amenophis III (1411-1375 a.C.), e vi risiedettero per circa due secoli. L'alfabeto fenicio veniva elaborato proprio nei secoli in cui la regione era sotto il dominio dei Popoli del Mare ed in particolare dei Shardana, che molto probabilmente hanno anche contribuito in qualche misura a formarlo, e comunque i Shardana conoscevano e scrivevano questi caratteri, lo dimostra la più antica iscrizione rinvenuta a Nora, che fu erroneamente attribuita ai fenici da studiosi frettolosi, i quali sostenevano che se scrivevano in fenicio dovevano necessariamente essere fenici oppure cartaginesi. Ma in realtà in Sardegna non vi sono toponimi e antroponimi fenici né cartaginesi. In realtà quasi tutti gli elementi del paleosardo trovano rispondenza in varie regioni dell'Asia anteriore, dovuti ai Shardana.

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