Calano gli incidenti e calano i punti che ogni anno vengono tolti a chi commette infrazioni. Sarà forse che gli italiani sono diventati più prudenti? È pur vero che gli incidenti calano, ma sempre meno, segno evidente che esiste uno zoccolo duro di incidenti non dipendenti dal comportamento irresponsabile degli utenti ma imputabile principalmente alle croniche carenze di cui la rete viaria soffre da sempre. Tra non molto ci diranno che nel 2008 gli incidenti sono ancora scesi, dimenticando che nel frattempo l'uso dell'auto privata si è sensibilmente ridotto a causa dell'aumento del petrolio.
Nonostante ciò è quasi quotidiano il bollettino dei morti sulle strade causati da chi guida a velocità folli o in preda ai fumi dell'alcol o delle droghe. Sono questi sostanzialmente omicidi preterintenzionali, ma ai responsabili sono comminate pene benevole e simboliche grazie ai vari benefici di legge. Chi assalito, o aggredito dai malviventi difende se stesso, la propria famiglia o i propri beni viene invece imputato per omicidio volontario. E' evidente che un iper garantismo esiste per i responsabili dei reati, mentre chi i reati li subisce, non gode di nessuna tutela. Forse se ai responsabili dei reati fosse applicata la certezza della pena, le persone oneste si sentirebbero e sarebbero protette e non dovrebbero essere costrette a difendersi da sole. Ho notato che quando i vari governi sono a corto d’idee rilanciano la solita perenne emergenza degli incidenti stradali, dà una ritoccata al codice e promette tolleranza zero contro le infrazioni. Roba già sentita quando fu introdotta la patente a punti, passata la paura e lo stupore iniziali, tutto torna come prima.
Oggi è nuovamente il momento di attuare la mano pesante nei confronti dei trasgressori: però molte volte quello che appare come una volontà di prevenire gli incidenti assume sempre più i contorni di una occasione per le amministrazioni locali di aumentare un'insostituibile voce d'entrata per far quadrare i bilanci. Un piccolo cadeau per i comuni che viene dato come equo indennizzo per l'abolizione dell'Ici. Infatti, in quasi tutti i comuni si fa largo uso dei famosi apparecchietti per controllare la velocità, anche in località in cui non è affatto necessario. Ma come detto occorre far cassa ed allora chi se ne frega dei punti patente…
Questa volta spero vivamente che il pugno duro annunciato dal governo contro le morti sulla strada dia i suoi frutti; rispetto al resto d'Europa che individua nella guida in stato di ebbrezza la maggior causa di incidenti qui abbiamo un problema in più. La donna incinta travolta e uccisa a Roma deve ringraziare la cocaina e l'assenza di appositi strumenti di controllo che non permette di scoprire se non in ospedale l'avvenuta assunzione di tale polvere. Sono dell'avviso che il problema vada risolto alla radice, colpendo gli spacciatori penalmente come si deve. Se in un incidente d'auto causato dalla droga ci scappa il morto si viene accusati di omicidio colposo, chi ha procurato la droga dovrebbe essere processato per concorso in omicidio colposo e non solo per semplice spaccio, reato per il quale spesso non si va neanche più in galera.
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