Il territorio della nuova provincia “Medio Campidano” è costituito da un'area particolare che si distingue dalle altre zone della Sardegna per alcune peculiarità ambientali. Quest’ angolo della Sardegna non fa mostra di sé pur possedendo caratte-ristiche tali da porlo al centro dell'attenzione del movimento turistico; qui si trova il complesso nuragico più importante dell'Isola, complesso "Su Nuraxi" uno dei più famosi monumenti megalitici del mondo. Qui si erge la Giara di Gesturi che acco-glie, unica al mondo, centinaia di cavallini selvatici, qui vive ancora la tessitura ma-nuale di tappeti ed arazzi. E l'aspetto paesaggistico che fa la differenza: un alternarsi morbido di colline e pianure circondate dai tavolieri - Le Giare -. La Giara di Ge-sturi è un altopiano basaltico di origine vulcanica. Situato nella Sardegna, centro- meridionale, al confine tra la "bassa Marmilla" e il ” Sarcidano ", si estende su una superficie di 42 Kmq a circa 600 m. sul livello del mare, i cui profili delimitano l'area al cui centro, inconfondibile, è il cono del "castello" di Las Plassas. La notorietà dell'altopiano, a livello internazionale, è dovuta alla presenza dei famosi "cavallini della Giara" che vivono allo stato brado, perfettamente integrati nel-l'ambiente. Tali cavallini sono una specie tra il normale cavallo ed il pony, hanno il manto scuro e l’altezza che in media raggiunge il metro e venti al garrese. La loro presenza sulla Giara è antichissima, come alcuni siti archeologici stanno a testimoniare La Giara è un altopiano venuto su per un capriccio creativo della natura, in un certo punto della Sardegna. Forse la Giara è un brandello di corpo celeste caduto dal cielo, che muta colore e profumi se piove o se comanda il sole. Un eremo silen-zioso dove vegetazione, acqua ed animali possono vivere in un insieme quasi indi-stinto, elementi di un paesaggio unico ed irripetibile. Una sorta di fortezza dove la natura si ripara dall’avanzare rumoroso dell’umanità e dove regna sovrano il disor-dine straordinariamente organizzato della natura stessa. Una natura misteriosa quanto misterioso è il nome del luogo: la Giara, “sa Jara” nel sardo di queste zone, forse il residuo di un linguaggio remoto, precedente la conquista dell’isola. Un’isola nell’isola. Quarantacinque chilometri quadrati segnati da rocce, boschi di leccio e di sughere, macchia mediterranea ed una densa coltre di specie botaniche disparate, concentrate in un’area talmente ristretta da sembrare un museo naturale, circondato e forse un tempo difeso da ventitré nuraghi ed aperto sulla Marmilla e sul Sarcidano, terre in cui l’uomo nei secoli ha potuto incidere appena il tanto da ga-rantirsi la sopravivenza. Camminare sulla Giara, percorrere i suoi 14 chilometri di lunghezza attraverso i segni che l’uomo ha lasciato nell’arco di 3500 anni è un’esperienza che non ha riscontri: abitata fin dalla preistoria, risulta difficile di-stinguere i resti del passato dai detriti lavici che la rivestono. Questo territorio è ricamato da una serie di piccoli paesi che lasciano ancora leggere la vita rurale del più recente passato, cosparsa di una miriade di nuraghi che denotano quanto importante sia stata questa terra nei tempi più remoti. Ancora oggi è terra di tradizione contadina e come tale non ama gli eccessi né gli scalpori pubblicitari; tutto ciò che produce è però autentico e di valore e non c'è visitatore che possa andare via insoddisfatto. Per cogliere alcuni aspetti di questo mondo ormai in via di estinzione, suggerisco una visita di qualche giorno che trascuri gli aspetti più tradizionali del turismo per addentrari a piedi nei centri storici che hanno le tipiche strutture insediative e tipologie abitative dei centri rurali. Non è difficile visitare qualche abitazione, gli abitanti hanno la tradizionale cortesia dei contadini sardi, noti per l'ospitalità ed il rispetto dell'ospite. Già questa visita diventa un itinerario inconsueto, il quale peraltro può essere arricchito da mille altri aspetti ambientali o culturali che ciascun piccolo pae-se della Marmilla offre.
Seminario Inka
13 anni fa
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