sabato 14 giugno 2008

Lettera aperta al premier

Il premir Berlusconi sulla regolamentazione delle
intercetazioni dichiara:
«Lo vuole il Paese»

Ill.mo Signor Presidente: Mi spiace contraddirla ma non credo che gli italiani “onesti” in questo difficilissimo momento, con tutti i problemi che hanno, visto lo scarso potere d’acquisto dei loro stipendi, e vista la galoppante crisi economica, l' aumento a ruota libera degli alimenti primari quali pane, latte, pasta, gli aumenti vergognosi dei carburanti, luce, gas e acqua, chiedano urgentemente una nuova regola per le intercettazioni telefoniche .

Io non credo che gli italiani “onesti” chiedano che siano vietate le intercettazioni per reati le cui pene sono inferiori a 10 anni, che sia prevista una deroga per i reati contro la pubblica amministrazione, come corruzione e concussione., che le intercettazioni siano però sempre possibili nei reati di mafia, di terrorismo e per tutti i reati di grande allarme sociale., che in generale, non possano durare più di 3 mesi e soprattutto che debbano essere decise da un tribunale in seduta collegiale, non da un singolo giudice. Ma chiedono sicuramente che sia previsto il carcere da uno a tre anni, commutabili in una sanzione, per chi pubblica conversazioni coperte da segreto e cinque anni per i pubblici ufficiali che le diffondono.

Forse ha ragione lei, gli italiani “onesti” erano furibondi perché il sistema delle intercettazioni era degenerato e la privacy delle persone è stata violata troppe volte. Gli italiani si vergognavano di far sapere a tutti che dal 15 del mese entrava in funzione un altro foro della cintura, gli italiani si vergognavano di far sapere a tutti che negli ultimi 10 giorni del mese non utilizzavano più i water, e che lo usavano a fare se non c’era nulla da evacuare.

Mi scusi Signor Presidente, scusi la mia ignoranza, forse io sbaglio, sono io che non capisco una mazza di politica , non apprezzo e non comprendo che con questo nuovo e originale regolamento, i cittadini avranno la bella conseguenza che avranno tutelata la loro sicurezza e la loro privacy, e che potranno finalmente cambiare tenore di vita e soprattutto potranno morire di fame senza essere spiati. Grazie signor presidente, gli italiani “onesti” che hanno lavorato una vita la ringraziano e le saranno riconoscenti per sempre.

GRAZIE
PROTETTORE DELLA NOSTRA PRIVACY

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