La Sardegna, ragione autonoma a statuto speciale è la terza regione italiana per superficie. Ha come capoluogo Cagliari e come province Nuoro, Oristano, Sassari. Le coste frastagliate, soprattutto al nord (Le baia di granito della Gallura nono quasi un' icona del mare sardo), verso sud, nella zona di Villassimius, si aprono in lunghe e ampie spiagge. Nonostante 1.800 km di coste, la Sardegna è un terra storicamente legata alla montagna: vanta rilievi ormai limati dal tempo ma di suggestiva bellezza, come quelli del massiccio granitico del Limbara a nord, dei Gennargentu nella zona centro orientale e i monti de! Sulcis - Iglesiente a sud. Le pianure più estese sono il Campidano alle spalle di Cagliari a Oristano e Sa Nurra, che si estende a nord-est di Alghero. In Sardegna, le superfici d'acqua degli stagni e dei laghi dipingono paesaggi molto suggestivi, dovuti anche alla straordinaria ricchezza dei loro ecosistemi. Molti degli stagni costieri sono classificati dalla Convenzione Internazionale di Ramsar siti naturali da proteggere. Nata geologicamente 600 milioni di anni fa e abitata fin dalla preistoria, la Sardegna è la terra più antica del territorio italiano. Dopo i Nuragici, che ricoprirono l'isola con le loro suggestive costruzioni (ancora oggi su tutto il territorio si contano ben 8.000 nuraghi!), e gli Shardana che regnarono incontrastati su tutto il Mediterraneo, la storia dell'isola ricorda un serie di lunghe dominazioni. Dagli aragonesi, agli spagnoli, fino ai piemontesi del Regno di Sardegna. Di questa serie di "invasioni", la Sardegna ha conservato traccia in molte tradizioni diverse tra loro. Nonostante ciò, questa è una terra che ha mantenuto una forte coscienza unitaria, un sostrato puramente sardo, tenacemente difeso come vessillo dell'identità di un popolo che ha anche una propria bandiera: un campo bianco con croce rossa e le teste di quattro mori, probabilmente i re saraceni sconfitti. Questa forte cultura regionale si manifesta nelle feste tradizionali, nella gastronomia, nell'artigianato, nella lingua, che pur con alcune differenze è un idioma comune per tutta l'isola. Il sardo, di origine latina, lingua con la quale spartisce ancora, quasi immutati, alcuni vocaboli, per i "continentali" è praticamente impossibile da capire, a parte i due vocaboli che sentirete pronunciare più spesso in un viaggio in Sardegna: Ajò, che significa letteralmente "andiamo", ma è quasi un intercalare, ed Eya che significa "sì". In ogni caso i sardi, pur tacciati di essere orgogliosi e testardi, raramente si ostineranno a parlarvi nella loro lingua. Anzi sull'isola vi sarà riservata un'accoglienza calda e genuina, soprattutto se programmate il vostro viaggio fuori stagione. Luglio e agosto infatti non sono i momenti migliori per sperimentare una tranquilla vacanza in Sardegna. In questi mesi, le zone più balistiche sono congestionate: spiagge affollatissime, alberghi, voli e navi sono prenotati da mesi, e su le strade della costa c'è un traffico intenso. Negli altri mesi dell'anno il panorama è alquanto diverso, isola registra una densità di popolazione tra le più basse in Italia (69 abitanti per km, mentre la Lombardia ne ha 376 e la Campania 426) e il turismo fuori stagione ancora non è molto sviluppato. Così, se viaggiate in Sardegna in primavera, oltre a godere dello splendida fioritura della macchia mediterranea, uno spettacolo indimenticabile, vi capiterà anche di percorrere strade desolate, o di arrivare in piccole baie dove regalarsi un tuffo in solitudine. A proposito di bagni, ricordate che la maggior parte delle spiagge non sono attrezzate e non hanno bagnini, quindi non arrischiati' un tuffo se le condizioni del mare non sono buone. Per gli sportivi le coste della Sardegna riservano emozioni uni-che. Chi ama il windsurf deve fare tappa a Porto Pollo, a ovest di Palau (SS), il tempio del vento; chi vuole scoprire fondali meravigliosi ha a disposizione una serie di immersioni impegnative), ma anche facendo snorkelling può ammirare una ricca fauna ittica. Infine, in un viaggio in Sardegna non mancate di leggere alcune delle "sue" pagine più belle: quelle di Canne al vento di Grazia Deledda o di Padre padrone di Cavino Ledda, del Giorno del giudizio di Salvatore Satta, de Il disertore di Giuseppe Dessi, di Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni. Senza dimenticare i Quaderni del carcere di Antonio Gramsci, uno dei più importanti intellettuali italiani, nato ad Ales, vicino a Oristano, nel 1891.
Seminario Inka
13 anni fa
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