Il dibattito politico di questi giorni, in merito alla legge elettorale per le europee che non lascia ai cittadini la scelta dei loro rappresentanti, obbliga ad una riflessione sul contenuto della Democrazia, parlo di contenuto perché ho sempre pensato che la Democrazia fosse un "contenitore", mi spiego: destra, sinistra, liberismo, statalismo, solidarismo e chi più ne ha più ne metta. La Democrazia deve contenere tutto, tutti devono avere la possibilità di esprimersi fino al massimo estremo, di permettere anche ad alcuni movimenti politici di essere antidemocratici e forse anche razzisti e a ciascuno di dire la sua sulla gestione dell'economia e della finanza statale; perché è questa la forza della Democrazia, tutti contano (one man one vote) tutti hanno la possibilità di decidere esprimendosi come elettorato attivo candidandosi o come elettorato passivo semplicemente votando.
Oggi tutto è cambiato, oggi si ritiene di abolire le preferenze perché a Strasburgo serve una “squadra di professionisti” che scelgono le segreterie dei partiti. Ma perché queste segreterie anziché candidare cani e porci, raccomandati, amici degli amici, vallette etc…, non sceglie un’ampia squadra di “professionisti qualificati” che possano difendere gli interessi del nostro paese, ma lascia ai cittadini-elettori la vera scelta dei loro rappresentanti. Come fa l'opinione pubblica a "scegliere"? Ma scegliere veramente senza essere manipolata? Se i "media": i giornali, le televisioni, internet... continuano a bombardare con annunci, dichiarazioni, allarmismi nei confronti della quale è totalmente impreparata. Anche questo è un limite della Democrazia.
Tutto cambia per i più strani interessi. Rifacciamoci all'esempio più recente della crisi finanziaria degli ultimi mesi, qual è la ricetta di governo delle "grandi" democrazie di fronte al collasso? L'intervento statale! E' paradossale, ci hanno propinato per anni la ricetta del liberismo, del mercato, della deregolamentazione e del libero scambio creando semplicemente le basi per la più grande truffa di tutti i tempi: chi prendeva stipendi milionari, commissioni e creava fondi nei paradisi fiscali e chi invece lavorava e pagava le tasse (sempre più alte); quelle che adesso servono a pagare il conto che ci hanno lasciato i "furbi" con il risultato che mancano i soldi anche per i servizi essenziali come sanità, trasporti, scuola e così nasce la guerra tra poveri che si manifesta con la xenofobia e il razzismo, il disagio sociale.
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