Noi italiani dimentichiamo facilmente. Abbiamo dimenticato che all’inizio del secolo gli italiani emigravano in massa verso gli USA, America del sud, Svizzera, Germania, Inghilterra etc… Abbiamo dimenticato che oltre ai lavoratori onesti emigrava anche il fiore della delinquenza italica e gli USA ne sanno qualcosa. Basta pensare alla mafia che ha invaso l’America….
Oggi stranamente abbiamo la puzza sotto al naso, siamo diventati schizzinosi, e oltre al colore della pelle ci infastidisce tutto ciò che è straniero. Ma non è che siamo improvvisamente diventati razzisti?
Nonostante Maroni dichiari che sono solo casi isolati e continuiamo a ripetere che non siamo razzisti, che siamo tolleranti, che accettiamo chi è diverso da noi, che accettiamo le culture diverse, ma poi leggo i vari giornali e scopro che in realtà non è così, scopro che oggi in Italia c’è un attacco di exonobia che ha colpito l’intero stivale. Lo confermano i fatti accaduti in questi giorni: il giovane Emmanuel Bensu Foster pestato dalla Polizia Municipale di Parma, la somala Amina Sheikh Said costretta a spogliarsi e lasciata nuda per ore, accusandola di essere “nera dentro e fuori”.
Questi sono i casi più clamorosi quelli che finiscono sui giornali, ma ci sono tanti altri casi, in cui gli stranieri vengono insultati e offesi gratuitamente. Spesso si sentono dire: Non vi vogliano, tornate a casa vostra. Alle donne: togliti quello straccio di velo. Insomma un clima avvolge il problema dell'immigrazione. Ma nonostante questo clima sempre più caldo, io continuo a stare dalla parte di questi ultimi. E non perché mi senta, ammantato da buonismo o, peggio, da falso buonismo. Ma perché io sono convinto che gli immigrati siano una risorsa e penso che questo lo sappiano meglio gli imprenditori (grandi o piccoli), che di loro fanno largo e conveniente uso, piuttosto che l'uomo della strada bombardato da variegati e contraddittori messaggi.
Dobbiamo metterci in testa che non tutti gli stranieri sono delinquenti e quelli che lavorano onestamente dobbiamo aiutarli a integrarsi, non possiamo scartarli e isolarli a priori. La soluzione della questione delinquenziale è semplice: basterebbe applicare e far osservare, per tutti, bianchi e meno bianchi, occidentali e orientali, le leggi, che esistono. Il delinquente non ha un'etnia in particolare: il delinquente è delinquente di tutti i colori. Piuttosto questo Stato è in grado di prevenire e di reprimere tutti quegli atti contrari alla legge e al rispetto dei diritti altrui? Che il fenomeno dell'immigrazione possa ridimensionarsi è impensabile. Anzi, per i prossimi anni l'Istat ha previsto un significativo aumento dei flussi. Non sarebbe meglio farsene una ragione e cercare di sfruttare al meglio questa risorsa disciplinando meglio, questo sì, il complicatissimo e zoppicante sistema per la regolarizzazione degli stranieri.
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