Nell'isola dei famosi il reality show di Rai Due, condotto da Simona Ventura, nel quale dodici concorrenti VIP devono riuscire a sopravvivere in un'isola deserta senza nessuna comodità (devono costruirsi un rifugio, accendere il fuoco, procacciarsi il cibo, ecc.). I concorrenti posseggono un kit di sopravvivenza di base che, grazie ad alcune prove collettive, possono arricchire di nuovi oggetti. Una volta a settimana si svolge la prova leader, gara di destrezza, equilibrio, forza, ecc., per determinare il leader della settimana, concorrente che diventa immune dall'eliminazione nella successiva puntata. Ogni settimana, in diretta, si svolgono le nomination attraverso le quali i concorrenti vengono progressivamente eliminati. In finale rimangono gli ultimi concorrenti superstiti a contendersi il premio in denaro per il primo classificato.
Una bella prova per personaggi abituati ad avere tutto con troppa facilità, peccato che sia diventata una infelice trasmissione, specchio della società sfilacciata e degenerata nella quale, noi, viviamo.
Linguaggio triviale, comportamenti tribali, permanente antagonismo conflittuale, sboccata litigiosità, non solidarietà né amicizia, soltanto rabbia, invidia, cattiveria, violenza. Una trasmissione licenziosa e volgare con l'aggravante di piacere a milioni di italiani, indice dei tempi magri in cui siamo sprofondati, dimentichi del garbo e delle buone maniere. Insomma un cattivo esempio per quei giovani che oggi hanno come modelli di vita proprio quei personaggi.
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