Ma chi sono i rifugiati? I rifugiati sono persone con un fondato timore di persecuzione sulla base della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica. I rifugiati sono costretti a fuggire dai loro paesi a causa di guerre, conflitti civili, politici o per violazioni dei diritti umani. Insomma, persone che sono state sradicate nei rispettivi paesi. L'articolo 14 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconosce alle vittime di violazioni dei diritti umani di poter lasciare liberamente il loro paese e a cercare rifugio altrove.
Ma spesso i vari governi vedono i rifugiati solo come una minaccia o un onere, e non rispettano questo principio fondamentale e non fanno assolutamente nulla per proteggere i rifugiati. Anzi alcuni governi hanno sottoposto i rifugiati ad arresti arbitrari, negando loro quei diritti sociali ed economici chiudendo le frontiere. Nel peggiore dei casi, il più fondamentale principio della protezione dei rifugiati, sono stati violati, e i rifugiati sono stati rimpatriati con la forza in paesi in cui hanno dovuto affrontare la persecuzione.
Ogni anno cresce enormemente il numero di rifugiati in tutto il mondo dopo un rilevamento annuale è emerso che alla fine del 2007 ci sono stati 11,4 milioni di rifugiati e altri 26 milioni di sfollati a causa di conflitti o persecuzioni. Il rapporto annuale Global Trends 2007 afferma che nel 2007 il numero di rifugiati è salito a 67 milioni di persone. Di queste 16 milioni di loro sono persone che scappano da un conflitto o da persecuzioni politiche, il 15,15% in più rispetto al 2006, mentre gli altri 51 milioni sono ‘sfollati, anche interni al proprio paese. A determinare l’ incremento del numero di persone in fuga dalla propria terra hanno influito molto la situazione di Iraq e Afghanistan. Aumentato, del 6,5%, anche il numero degli “sfollati” a causa di violenze di vario genere: oltre 26 milioni nel 2007. Dopo la Colombia e l’Iraq, la nazioni col maggior numero di sfollati sono la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda e la Somalia.
In aumento anche le richieste si asilo: 647.200 nel 2007 sono state presentate singole domande di asilo o lo status di rifugiato ai governi. Negli ultimi decenni, le Nazioni Unite collaborate da varie agenzie hanno fatto parecchio per aiutare gli sfollati che fuggono da un conflitto, tuttavia, non è mai stata trovata una soluzione politica globale. Le agenzie Onu e le Ong che si occupano di rifugiati chiedono da anni che l’Europa si doti di una legge comune per la gestione e la tutela dei richiedenti asilo. Una richiesta rimasta inascoltata per lungo tempo, e che comincia ora un lungo percorso: la Commissione Europea ha presentato infatti un piano europeo per una politica sull'asilo.
Ma attualmente la responsabilità di garantire asilo politico ricade in modo sproporzionato sui paesi in via di sviluppo che, nonostante le loro risorse limitate, sostengono l’onere di ospitare un grande numero di rifugiati. Oggi sarebbero meno della metà, solo 32 milioni, i profughi che ricevono attualmente assistenza. Per questo è indispensabile una maggiore solidarietà internazionale per ripartire l’onere della protezione e soprattutto per affrontare cause e conseguenze dei flussi di migrazioni e di profughi, per poter garantire ai rifugiati la tutela che meritano per aiutarli a tornare un giorno a casa in sicurezza e dignità.
Ritenendo il diritto di asilo una questione di vita o di morte che non può essere pregiudicata da singoli interessi, oggi con i nostri post intendiamo dar voce a tutti i rifugiati. Chiediamo quindi di bloccare le violazioni dei diritti umani in tutti i paesi del mondo. Chiediamo una maggiore protezione per i rifugiati e gli sfollati e la fine degli abusi quando raggiungono una minima sicurezza. Chiediamo alle Nazioni Unite e ai governi di tutto il mondo di osservare i propri obblighi di proteggere i rifugiati e di rispettare i loro diritti - a prescindere da dove essi provengano o dal paese dove essi intendono rifugiarsi.
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