sabato 29 novembre 2008

Tremonti taglia le spese ma non quelle dei politici

Contenere la spesa pubblica è uno egli obiettivi del ministro dell'Economia Tremonti: ridurre le auto blu, tagliare i dirigenti inutili, risparmiare su riscaldamento e carta, distribuire con parsimonia i telefonini. Tutto giusto, anzi, giustissimo. Attenzione però i tagli alla spesa pubblica per essere veramente equi debbono interessare anche la politica. Le norme nell'ultima Finanziaria che permettono il mantenimento del doppio stipendio a parlamentari membri del governo, e il rimborso elettorale sino al 2011 anche per le forze politiche non più presenti in Parlamento non sono un buon esempio di parsimoniosa gestione dei soldi pubblici. Lo scherzetto costerà agli italiani circa 300 milioni di euro. A cui vanno aggiunti circa 8 miliardi di euro di costi totali per mantenere il sistema politico da Roma alle provincie. Troppi, veramente troppi!

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