lunedì 24 novembre 2008

L'evasione fiscale è la scorciatoia verso il baratro….

Da ciò che dicono gli esperti pare che la mafia fatturerebbe qualcosa come 130 miliardi di euro l'anno con un utile di 70 che ovviamente sfugge a qualsiasi tassazione. E un paradosso ma anche se nessuno si sogna di mandare l'agenzia delle entrate dai vari boss per notificare una cartella esattoriale o per contestare l'accertamento fiscale, invitarli al contraddittorio ed eventualmente obbligarli a presentare ricorso presso le commissioni tributarie come siamo costretti a fare noi quando bussa il fisco e ci richiede qualcosa. Nessuno lo fa da quelle parti, chi ci prova rischia di fare una brutta fine. Non c'è nulla da contestare, non c'è alcuna evasione perché la mafia fattura anche se lo fa a modo suo senza applicare le imposte dovute per legge. Sono milioni gli italiani che ogni giorno fatturano, applicano l'Iva e diligentemente la versano il mese successivo, a fine anno stilano un bilancio e sii quello che rappresenta il risultato utile ci pagano le imposte. Ci vorrebbe un minimo di rispetto per queste persone che si comportano secondo le regole, rispettando, anche a rischio di mettere in pericolo la propria salute mentale, una giungla di leggi e regolamenti come quella italiana nella quale districarsi diventa quasi impossibile. La prossima volta che si parla di evasione fiscale però facciamolo con un minimo di serietà. Troppo facile andare a beccare il singolo che ha evaso briciole mentre ogni anno l'equivalente di almeno cinque finanziarie sfugge a ogni controllo e a ogni tassazione. Pensate che meraviglia: in dieci anni grazie esclusivamente alla mafia potremmo annullare il debito pubblico, se solo le autorità preposte al controllo dell'evasione fossero capaci di farlo.
Io avrei obiettivi meno ambiziosi. Mi basterebbe che venisse drasticamente diminuita la parte di sommerso che sarebbe di circa 311 miliardi di euro l'anno pari a circa un terzo del Pil ufficiale, ma che nessuno sa esattamente a quanto ammonti. Insomma, in termini di imposte (dirette, indirette e contributive) sottratte all'erario si é sui 125-130 mld. L'economia sommersa sottrae al Fisco circa 200 mld l'anno; l'economia criminale circa 100 mld; l'evasione-elusione delle grandi imprese 7 mld e dei lavoratori autonomi e piccole imprese 4 mld. E mi basterebbe che le dichiarazioni dei lavoratori autonomi fossero ragionevolmente veritiere. Ma, per riuscirci, sarebbe necessario fare almeno tre cose, all'apparenza semplici:

1) disboscare quella giungla legislativa che caratterizza il sistema impositivo italiano;
2) arrivare ad aliquote sopportabili;
3) rendere possibile la deduzione delle tasse già pagate per beni e servizi.

In attesa di quel giorno, chi si comporta secondo le regole continui a farlo, altrimenti finiremmo per cadere nel baratro.

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